Durante
le Guerre Napoleoniche la famiglia reale portoghese risiedeva
in Brasile, che era passato da colonia portoghese a regno. La
maggior parte della famiglia tornò in Europa nel 1821,
ma il figlio maggiore del re, Dom Pedro, rimase in brasile per
governarlo. Il 7 Settembre 1822 proclamò l'indipendenza
del Brasile.
La nuova bandiera nazionale era formata da uno
sfondo verde con un diamante giallo e lo stemma imperiale al
centro che conteneva una stelle per ogni stato del Brasile.
Si dice che i colori fossero stati suggeriti dalla moglie di
Dom Pedro, una discendente degli Asburgo. I suoi colori imperiali
erano il giallo ed il nero, mentre la casa reale di Bragança
(alla quale Dom Pedro apparteneva) era rappresentata dal verde.
Così il giallo ed il verde vennero scelti come colori
del Brasile: questi vennero anche associati alla grossa presenza
di vegetazione e minerali, in particolar modo di oro.
La repubblica fu proclamata nel 1889, ma la
bandiera non subì grosse modifiche. Il verde ed il giallo
rimasero, mentre lo stemma imperiale fu sostituito da un disco
blu contenente una banda bianca e una stella bianca a 5 punte
per ogni stato della federazione; i colori bianco e blu erano
un retaggio delle origini Portoghesi della nazione (i due colori
erano presenti nello stemma portoghese). Al centro della banda
bianca fu inserito il motto ottimista "Ordem e progresso"
(ordine e progresso).
Il numero degli stati cambiò durante
gli anni e di conseguenza la bandiera creata il 24 Novembre
1989 fu modificata nel 1960, 1968 e nel 1971 prima di assumere
la sua forma definitiva il 12 Maggio 1992. Le 27 stelle della
bandiera rappresentano ora i 26 stati della federazione ed il
distretto federale. A differenza delle stelle presenti nella
bandiera statunitense, quelle "brasiliane" non furono
automaticamente modificate quando le singole zone vennero elette
a stato.
Le stelle, infine, sono di differenti dimensioni e sono posizionate
in maniera non lineare per rappresentare le costellazioni visibili
dal Brasile.
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