Il Brasile, stato tradizionalmente agricolo,
ha assistito, negli anni Sessanta e Settanta, a un rapido sviluppo
industriale che ha portato a una considerevole diversificazione
del settore economico. Fiorente è l'industria estrattiva,
che sfrutta i giacimenti di ferro e di carbone, e la produzione
siderurgica, chimica e di automobili. Lo Stato deve tuttavia
risolvere gravi problemi di disoccupazione, inflazione e debito
estero. Nel 1997 il prodotto nazionale lordo fu di 784.044.319.660
dollari, corrispondente a un reddito pro capite di circa 4790
dollari.
Agricoltura
Il
settore agricolo del paese è basato sui prodotti da piantagione:
circa un quarto della produzione mondiale di caffè, destinata
in gran parte alle esportazioni, proviene dai distretti di São
Paulo, Paraná, Espírito Santo e Minas Gerais.
Il Brasile è inoltre uno dei primi produttori mondiali
di canna da zucchero, da cui si ricavano zucchero raffinato
e alcol per combustibili, e di cacao. Altre colture di rilievo
sono le oleaginose, quali soia, semi di lino, ricino e palme
da olio, e frutta, quali banane, arance, ananas, noci di cocco,
Acerola, Cajù, Maracuja, Papaia e Mango. L'allevamento
viene praticato in quasi tutte le regioni del paese, soprattutto
nelle zone interne. Cospicuo è il patrimonio di bovini,
più modesto, ma ugualmente diffuso, quello di cavalli,
suini e volatili da cortile.
Dalle fitte foreste del Brasile si ricavano caucciù,
cera di carnauba, piante medicinali, oli vegetali e resine,
oltre a diversi tipi di legno da costruzione, legni pregiati
quali il cedro, il palissandro e il pino del Paraná.
L'industria della pesca (gamberi, sardine e aragoste), nonostante
le difficoltà dovute alla carenza di capitali e di strutture
per la conservazione, rappresenta un settore di considerevole
importanza.
Industria
Il
Brasile è un paese ricco di risorse minerarie che alimentano
un'importante industria estrattiva, nonostante il loro sfruttamento
sia stato ostacolato, fino agli anni Settanta, dalla carenza
di capitali e dall'inadeguatezza dei sistemi di trasporto. La
risorsa principale del settore è il ferro, del quale
il paese è il secondo produttore del mondo, ricavato
dai giacimenti di Serra dos Carajáa e Minas Gerais. Il
Brasile è inoltre uno dei maggiori produttori di stagno,
cristalli di quarzo e berillio. Cospicue sono anche le riserve
di manganese, gas naturale, bauxite e mica, zinco, magnesio,
titanio, grafite, rame, platino e mercurio. Più tradizionale
è l'estrazione di minerali preziosi, quali oro, argento
e diamanti.
L'attività industriale del paese poggia sul settore della
lavorazione delle materie prime: sono quindi presenti stabilimenti
alimentari e della lavorazione del tabacco, della gomma e della
carta. São Paulo è lo stato più industrializzato,
dopo vengono Rio de Janeiro, Minas Gerais, Rio Grande do Sul,
Paranà e Santa Catarina. Sviluppate sono inoltre l'industria
automobilistica, tessile, chimica e siderurgica.
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